Incontri e messaggi

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Catalogo 2019

Il flash durante il recente Vinitaly, davanti a uno dei tanti stand volgarmente, più o meno, uguale a tutti gli altri.

Non possiamo diventare così, non vogliamo essere così.

Conoscete bene il nostro modo di lavorare, la passione e l’amore che da sempre ci guida nella ricerca dei produttori e nella ferrea selezione che da vent’anni portiamo avanti con puntualità e determinazione.

Ogni giorno riceviamo richieste da cantine grandissime, grandi, medie e piccole che si propongono a noi per trovare un    partner affidabile sul mercato italiano.

Quella di prendere aziende strategicamente capaci di fare marketing e comunicazione, con un nome conosciuto, potrebbe essere una strada facile, comoda e molto redditizia: l’enologo à la page, il cru importante, i punteggi sulle guide americane, il posizionamento nei locali alla moda, un apparato di secchielli, cavatappi, glacette e ombrelloni brandizzati con una gran bella marginalità che ci permetta un alto guadagno, senza fare nulla.

A questo sistema abbiamo detto no tanto tempo fa. Non è strada per noi e non lo sarà mai.

La nostra selezione nasce dallo studio, dalla curiosità, dal continuo desiderio di sapere: è per questo che alla base di tutto c’è un incontro, il dialogo tra le persone, la relazione e lo scambio come valore di riferimento.

Per questo ogni anno proponiamo qualche piccola novità che possa innervarsi con armonia nel nostro catalogo e che passi necessariamente attraverso la conoscenza.

Il viaggio che ci porta nelle case dei produttori, la visita alla cantina, le domande, le degustazioni dei vini ancora in divenire e di quelli già fatti, in un tempo lungo, senza guardare l’orologio e poi ancora una riflessione e un ulteriore riassaggio dei campioni per capire meglio insieme. E insieme, parlando anche di meteo, di clima impazzito, delle stagioni che non sono più quelle di una volta ma anche dei gilet jaune, del presidente Macron, dei figli, dei matrimoni in divenire, della salute dei genitori e di tutto ciò che succede in quella loro realtà familiare, sociale ed economica, pranzare nell’intimità della cucina, con l’andouillette preparata dalla zia.

Da sempre scegliamo prima gli uomini, perché crediamo che siano le persone a fare il vino, a leggere il proprio territorio, a interpretare le proprie vigne e a trasformare il proprio lavoro in emozione. Quello che cerchiamo è proprio questo: storie che ci sappiano colpire nelle diverse espressioni, quelle più vere, senza sovrastrutture, con carattere e capacità.

Del resto, sapete come la pensiamo: dalla prima ora siamo schierati verso un’idea di naturalità che non perda mai di vista le conoscenze tecniche, di trasformazione; i vini che scegliamo hanno a che fare con un’agricoltura pulita e rispettosa ma rifuggiamo i luoghi comuni, le puzze non ci piacciono e aborriamo chi vende come pregi i difetti.

Quest’anno troverete quattro nuovi produttori di Champagne: sono giovani, grintosi, molto preparati e con le idee chiare.

Se sono nella nostra selezione vuole dire che hanno meritato la convocazione con quel portato umano di idealità, concetti e lavoro che così bene rappresentano la nostra filosofia di squadra.

Aria pulita e cielo incontaminato.

Non troverete più, invece, alcune altre cantine che hanno fatto scelte diverse e noi di conseguenza, abbiamo deciso di  interrompere ogni rapporto.

Sì sapete anche questo, possiamo essere feroci nelle espulsioni, non sopportiamo più i “vanesio” e i rapporti ambigui.

 

New York, New York

Ovvero, quando lo Champagne di alcuni vignérons diventa di moda e tutti lo vogliono.

Sapete già come sono le cose: un ristretto numero di produttori sta incontrando un successo planetario, dal Giappone agli Stati Uniti, con Manhattan come centro focale di questa super tendenza.

Le conseguenze sono evidenti: prezzi alle stelle, richiesta di gran lunga superiore alla produzione, speculazione, status  symbol, divismo.

Ancora una volta ci dissociamo da questo sistema che tocca evidentemente anche il nostro lavoro.

Le assegnazioni e l’esigua disponibilità rientrano in questo affresco dove giovani produttori assurgono a star mediatiche e i loro Champagne vengono consumati solo per il nome alla moda in un contesto edonistico.

Quando abbiamo cominciato a importarli tutto questo era fantascienza. Consapevoli di ciò che sta succedendo, continueremo a lavorare con tenacia con la nostra idea di squadra, evitando ogni forma di speculazione economica sul prodotto, evitando di alimentare la richiesta dei soliti noti, evitando ogni forma di comunicazione mass market, sfruttando il loro marchio.

Prendere o lasciare, noi siamo così.

ecco la versione scaricabile del nostro catalogo 2019.

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